Nel big match della venticinquesima giornata di Premier League il Manchester City di Guardiola ha avuto vita facile su un Arsenal che si conferma piccola in trasferta contro le big. Protagonista assoluto dell’incontro è stato Sergio Agüero, autore del suo decimo hat-trick in carriera nel campionato inglese che gli permette di diventare il secondo giocatore con più triplette nella storia della Premier (Davanti al Kun c’è infatti il solo Shearer con 11 hat-trick). Analizziamo meglio la partita vediamo cosa abbiamo potuto imparare dalla netta vittoria del City.
Agüero on fire
Così come nella sconfitta contro il Newcastle, all’argentino è bastato meno di un minuto per andare a segno. In pochi giorni è riuscito a segnare i due gol più veloci di questa Premier League. Molti lo hanno dato più di una volta sulla via del tramonto a causa dei suoi 30 anni, ma il Kun ha risposto con l’ennesima prestazione superba. Ultimamente inoltre, quando vede i Gunners, Agüero decide di esaltarsi visto che ha segnato sette gol nelle ultime cinque partite disputate contro l’Arsenal all’Emirates. La rincorsa al Liverpool della squadra di Guardiola passa inevitabilmente anche dalle prestazioni del proprio attaccante migliore, che nei momenti cruciali sa farsi trovare sempre pronto.
Piccola con le big
L’Arsenal non riesce a vincere una partita sul campo di una big da 21 gare consecutive. L’ultima vittoria in trasferta fu il 2-0 con cui Wenger si impose proprio sul campo del City ben 4 anni fa. Per essere il migliore dovresti battere i migliori e questo non sembra essere molto chiaro ai Gunners, che anche per questo da anni devono accontentarsi del solo piazzamento in Champions. Il vero problema è che la vittoria in trasferta in generale manca addirittura da Novembre. Emery dovrà dunque ricorrere subito ai ripari se vuole conquistare il quarto posto, dato che sia Chelsea che United sembrano avere più benzina.
Trequartisti assenti
Nella partita col City Emery ha stupito tutti lasciando in panchina sia Özil che Ramsey, due che hanno fatto la storia recente dei Gunners. Al loro posto è stato preferito Iwobi, che però non ha giocato una grande gara. L’ex allenatore di Siviglia e Psg si è ritrovato a metà stagione con un grosso problema, dato che il tedesco ha ormai perso il suo smalto e Ramsey è praticamente un giocatore della Juventus. Le sorti della stagioni dell’Arsenal passeranno inevitabilmente dal modo in cui il manager riuscirà a colmare il vuoto lasciato dalle prestazioni sottotono dei due trequartisti.
Esperimento riuscito
Guardiola dall’altra parte ha deciso di optare per un atteggiamento molto equilibrato spostando il centrale Laporte sulla fascia sinistra. Il francese ha ben figurato riuscendo a fornire anche l’assist in occasione della prima rete. Ha tra l’altro spinto molto di più rispetto al laterale destro Walker, che ha nelle sue qualità proprio la fase offensiva. Non è la prima volta che l’allenatore Catalano decide di cambiare la difesa, dato che l’infortunio di Mendy lo ha costretto più volte a modificare il reparto arretrato. Tutti questi cambi però non hanno mai dato grande solidità difensiva e in gare più complicate questo potrà risultare decisivo.
Liverpool col fiato sul collo
La vittoria contro i Gunners ha portato il Manchester City a due punti dai Reds, che stasera affronteranno il West Ham con una discreta pressione. In caso di mancata vittoria da parte del Liverpool, i Citizens avrebbero recuperato quei punti gettati sul campo del Newcastle e si porterebbero a una vittoria di distanza dai rivali. Ridurre al minimo il margine di sconfitte o pareggi sarà decisivo per stabilire chi tra Manchester City e Liverpool riuscirà a vincere una delle Premier League più combattute degli ultimi anni.
Gianluca Imparato
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione