Facciamo una premessa: l’Inter ieri ha meritato di uscire, ma non è stata umiliata dalla Lazio. I nerazzurri hanno avuto anche un’occasione gigante di vincere il match nel finale, sprecata poi da Lautaro. Ergo, l’Inter è in grossa difficoltà, ma non è una compagine in crisi nera. Visti anche i problemi mostrati dalle avversarie e considerato il discreto vantaggio in classifica, la qualificazione in Champions rimane ampiamente alla portata degli uomini di Spalletti.

Il punto è che, come scrivevamo ad agosto beccandoci tanti attacchi, il mercato non è stato soddisfacente e non ha portato la squadra di Spalletti a raggiungere una dimensione superiore. C’era il grosso problema delle slot da liberare e di vari elementi non meritevoli di vestire la maglia dell’Inter. Alcuni di questi per limiti tecnici, altri per l’atteggiamento mostrato. A fine stagione urge liberarsi di due (presunti) big che si stanno rivelando zavorre, ovvero Perisic e Nainggolan.

Con Suning l’Inter sta tornando a investire sul mercato, eppure c’è il problema delle slot da liberare e di un trading che deve essere ineccepibile.

Gli ostacoli tecnici che deve superare l’Inter

Marotta è stato ingaggiato perché è un dirigente top nel fare trading ed elevare il livello della squadra con le giuste plusvalenze. La sfida principale è quella di liberare slot per nuovi acquisti che siano di qualità superiore rispetto ai calciatori uscenti.

Posto che i rinnovi di Skriniar e Icardi si faranno a meno di improbabili e clamorosi colpi di scena, l’obiettivo è stabilire quegli elementi intoccabili che faranno parte dello zoccolo duro. Come zoccolo duro si intende un novero di calciatori che hanno il potenziale di lottare per traguardi importanti, più importanti di un terzo-quarto posto.

Ci sono tante slot da liberare a centrocampo. Se Brozovic è considerabile (almeno come riserva) un elemento valido per un’Inter che in futuro punterà ad avvicinarsi fortemente alla Juve e a fare bene in Champions, non possono essere considerati tali Borja Valero, Gagliardini o Joao Mario. Vecino potrà essere un onesto rincalzo. Nainggolan merita un discorso a parte, ma vista l’età, gli infortuni e il tipo di vita condotta, dubitiamo che in futuro possa dare un grande apporto a questa Inter. Nel giro di un paio di sessioni vanno sbolognati 4-5 elementi a centrocampo, prendendo gente di livello superiore.

Discorso simile da fare sugli esterni difensivi, dove Vrsaljko non sarà riscattato, Asamoah in un’Inter con altre ambizioni potrebbe essere una buona riserva (ma è ultratrentenne), D’Ambrosio non è giovane e non è adeguato, Dalbert non è a livello. La società sta puntando su Cedric, terzino sicuramente valido e che potrebbe essere la riserva di un futuro titolare.

Il ruolo che farà dormire sonni tranquillissimi alla società è la difesa, visto che un pacchetto composto da De Vrij, Skriniar e Godin sarà tra i primi d’Europa. In attacco Icardi sarà la base e serve aggiungere un elemento importante per rifornirlo. De Paul potrà essere un buon giocatore da squadra da Champions, ma nelle idee di Marotta non sarebbe certamente un titolare che farà avvicinare i nerazzurri alla Champions.

Piuttosto, l’Inter punterà in primis a migliorare il reparto nevralgico, provando ad aggiungere un campione e un ottimo giocatore già in estate.

Le performance di questo periodo hanno comunque messo in luce un mercato non adeguato, fermo restando gli errori di Spalletti e i pessimi atteggiamenti di alcuni elementi. Siate certi che in estate l’Inter sarà rivoltata come un calzino!