Inutile dire come Nicolò Zaniolo sia diventato l’astro nascente del calcio italiano visto che si è prepotentemente imposto nella Roma come pochi 19enni erano riusciti a fare in una squadra di alto livello.
Gli accostamenti a Mancini e Totti sono totalmente fuori luogo, visto che parliamo di un giocatore con caratteristiche uniche: un fisico imponente (circa 1,90) unito ad una garra agonistica che lo porta a non mollare mai anche nei recuperi, unita ad una buona velocità e tecnica di base, ne fanno un giocatore che può avere uno sviluppo tattico polivalente.
Un raffronto giusto, potrebbe essere quello con Lampard, giocatore tuttocampo con il vizio del gol, potendo svilupparsi come mezzala moderna, o addirittura come trequartista-seconda punta. Ci riferiamo chiaramente alla tipologia di giocatore, sognando che un giorno possa emulare le gesta del campione inglese.
Vecchi, suo tecnico ai tempi dell’Inter, era colui che prospettò a Zaniolo una carriera tipo quella di Gerrard o Lampard. Il fisico strutturato è quello, la capacità negli spazi c’è, ma parliamo ovviamente di un ragazzo ancora agli albori. Il classe ’99 ligure deve chiaramente trovare continuità e migliorare a livello decisionale. E aspettiamo inoltre i primi gol in giallorosso e magari in nazionale. Una maglia della nazionale che, a quanto pare, non gli fu regalata da Mancini.
Molto dipenderà come Di Francesco deciderà si farlo crescere, tenuto conto che con Lorenzo Pellegrini sarà difficile farli coesistere insieme. Intanto i discorsi per il rinnovo contrattuale proseguono positivamente e si sta studiando un adeguamento salariale, che porterà il ragazzo a guadagnare 1,5 mln di bonus senza la previsione di una clausola rescissoria.
Da capire se il suo ruolo nella Roma diventerà centrale o se nell’arco dei prossimi anni il giocatore finirà al miglior offerente, ma è indubbio che una società come quella giallorossa non potrà mai trattenere i propri giocatori dinnanzi ad offerte indecenti. La speranza per la Roma è che il ragazzo possa crescere: infortuni o crisi mistiche permettendo, la Roma ha il suo piccolo fenomeno in erba. Nessuno avrebbe mai immaginato che, dopo metà stagione, Zaniolo sarebbe stato il neo-acquisto della Roma più continuo finora. Con buona pace di coloro che parlavano di “finanza creativa” dopo l’affare Nainggolan.
Giacomo Cappellin
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione