La scorsa estate avevamo storto il naso sul mercato dell’Inter. I nerazzurri si saranno anche rafforzati, ma alcune operazioni ci avevano lasciate perplessi. Facile parlare a posteriori, ma avremmo portato avanti un altro mercato. Adesso che siamo a gennaio e abbiamo visto il rendimento in campo di calciatori che giocano nell’Inter e non, è più semplice provare a costruire un’Inter a posteriori. Allora proviamoci…

In panchina, grazie Spalletti per la Champions, ma qua bisogna puntare più in alto, ad obiettivi superiori e con un tecnico quadrato e dalla mentalità vincente. Dentro ovviamente Antonio Conte, una volta liberato dal Chelsea. Anzi, anche pagando una penale al Chelsea.

Innanzitutto siamo d’accordo con la difesa centrale costruita. De Vrij rimane un innesto valido. A destra avremmo mantenuto Cancelo, riscattandolo dal Valencia per i soldi richiesti. Soldi che avremmo reperito da una cessione. Asamoah lo avremmo anche potuto prendere per quanto riguarda il lato sinistro.

A centrocampo avremmo agito molto diversamente, con un bel repulisti, visto che è il reparto debole. Avremmo venduto Vecino, il quale si era ipervalutato, visto il gol decisivo segnato all’Olimpico contro la Lazio. Via senza troppe remore neanche Gagliardini e Borja Valero, mentre non avremmo mai preso Nainggolan. A posteriori non avremmo riscattato l’ottimo Rafinha, considerati i suoi problemi fisici.

Il primo giocatore da acquistare sarebbe stato ovviamente Fabian Ruiz, pagando la clausola al Betis e anticipando così il Napoli. Avremmo ovviamente promosso in rosa Zaniolo (sempre a posteriori, ricordiamolo, visto che in estate in pochi avrebbero pensato che il ragazzino sarebbe esploso). A quel punto avremmo preso Bakayoko in prestito dal Chelsea. Il francese non è un fuoriclasse ma ha fisico, grinta e dà tutto in campo. João Mário non avremmo potuto venderlo, proprio per il discorso del rischio di minusvalenze e saremmo stati costretti a lasciarlo in rosa. Avremmo confermato anche il buon Marcelo Brozovic.  Altro giro altro spagnolo. Il centrocampo contiano sarebbe stato completato con Sarabia del Siviglia, vero leader e gigante degli andalusi.

In attacco avremmo comunque avuto tre attaccanti centrali, in quanto Conte impiega spesso le due punte. A posteriori è facile dire che avremmo preso l’allora sconosciuto Piatek. L’altra punta sarebbe stata invece Duvan Zapata (sui 20 milioni o poco più sarebbe arrivato). Il calciatore importante sarebbe invece stato Jadon Sancho, elemento che segnaliamo da un anno. E a giugno-luglio dubitiamo che il Borussia non si sarebbe accontentato di una plusvalenza di 30 milioni. Ricordiamo che Sancho já iniziato a giocare titolare, segnare e sfornare assist da questa stagione. Ovviamente avremmo reperito fondi dalle cessioni di Perisic e Candreva. Non avremmo acquistato invece Lautaro o Keita. Politano è invece un acquisto che ci poteva stare.

Conte avrebbe avuto quindi una squadra adatta al 352, al 433, al 4312 o al 343. Un’Inter con Cancelo confermato a furettare, due baby fenomeni pronti a conquistarsi il posto, un centrocampo tecnico e mucolare, una difesa sempre solida e gente di grinta e personalità. Insomma, un’Inter sicuramente meglio attrezzata per superare il girone di Champions e totalizzare oltre 80 punti in campionato. Però stiamo parlando sempre a posteriori…