59 punti su 63 per la Juve, media di quasi 2,9 a partita. Una roba pazzesca per una squadra che sta ammazzando il campionato. Diremmo che questa Juve non avrebbe alcuna difficoltà a battere il record dei 102 punti, ma ci sarà una Champions da giocare.
E la Juventus vince anche quando disputa una delle peggiori partite dell’anno e quando l’avversario gioca al top. In pochi si sarebbero aspettati una Lazio così bella, aggressiva e quadrata. Fino al gol dei biancocelesti, la squadra di Simone Inzaghi sembrava lei la capolista. Poi la Juve ha deciso di giocare e sono cambiate le carte in tavola. È bastata una giocata di Bernardeschi per portare al pareggio. Il rigore è invece arrivato su un errato posizionamento della difesa e del marcatore di Cancelo. La Lazio oggi è stata quasi perfetta. Se sei quasi perfetto, con la Juve non vinci. Se sei perfetto, puoi pareggiare.
Nonostante le assenze in difesa, la Lazio aveva concesso molto poco ai bianconeri, per poi attaccare e creare pericoli. È pazzesco che Simone Inzaghi esca oggi con zero punti, ma contro la Juve, alla quale basta pochissimo per segnare due gol, tutto è possibile.
Le note dolenti sono state in difesa, con Bonucci infortunato e Rugani molto falloso. Caceres non dà poi garanzie fisiche. L’obiettivo è che contro l’Atletico tutti stiano al top e in condizioni migliori rispetto a quelle attuali.
La Lazio è a tre punti dal quarto posto, ma ha già “fatto la sosta ai box”, ovvero affrontando già Juve e Napoli. Il calendario potrebbe essere un problema, in quanto la Juve potrebbe affrontare l’Inter in piena Champions e la Roma a campionato virtualmente vinto. Per carità, i bianconeri potrebbero battere queste compagini anche giocando male e con le riserve, ma attenzione alle motivazioni. Fatto sta che la Lazio di oggi ha le carte in regola per battere tantissime squadre e mettere in grossa difficoltà rivali al suo livello.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione