Atalanta-Roma è stato probabilmente il match più pazzo di questo campionato. Una partita a dir poco folle e a due volti. L’Atalanta è stata colabrodo in difesa nella prima parte del match. Zaniolo e Dzeko hanno trascinato i giallorossi e dopo 40 minuti la partita sembrava segnata per gli orobici. Pensavamo al classico harakiri ciclico della squadra di Gasperini e di una Roma oramai a regime e lanciatissima verso un posto in Champions.
Il gol a fine primo tempo ha cambiato tutto. Qualcosa è scattato nella mente delle due squadre. l’Atalanta si è rinvigorita mentre la Roma si è spaventata. Gli orobici hanno trovato energie mentali, che si sono sommate a quelle fisiche già ottime. La Roma correva la metà ed è stata in costante affanno nella ripresa. I giallorossi hanno rischiato anche la clamorosa sconfitta. L’atteggiamento mostrato avrebbe meritato una punizione. Di Francesco ha enormi colpe per non essere riuscito a gestire la situazione, sbagliando anche i cambi.
Nel secondo tempo l’Atalanta ha toccato 25 palloni nell’area della Roma, mentre i giallorossi zero nell’area avversaria.
Il 3-3 scontenta alla fine soprattutto l’Atalanta, la quale però ha enormi colpe per gli errori nel primo tempo. La Roma ha avuto il grosso demerito di non aver saputo gestire il vantaggio. La prestazione monstre di Zaniolo nel primo tempo è quindi passata quasi in secondo piano dopo il primo tempo.
Chiosa con Kluivert, il quale ha disputato un match irritante ed è stato richiamato spesso da Di Francesco. Non è questo l’atteggiamento per poter diventare un campione.
Contro il Milan mancheranno due centrocampisti per infortunio. Di Francesco dovrà essere bravo psicologo e ripartire dal primo tempo.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione