Come noto, il Chelsea è in finale di EFL Cup. I Blues hanno ribaltato lo 0-1 di Wembley, vincendo il match 2-1 e poi avendo la meglio ai rigori contro il Tottenham. Ricordiamo che il EFL Cup non vale la regola del gol segnato in trasferta.
Eden Hazard, etichettato come un “solita” e “non un leader” da Sarri mercoledì, si è riscattato alla grande segnando il 2-0. Llorente aveva rimesso la doppia sfida in parità, poi si è andati ai rigori. Decisivi gli errori di Dier (alto) e Lucas Moura (parata di Kepa Arrizabalaga). Gazzaniga, che ha impressionato per le abilità con i piedi, non ha invece parato alcun rigore.
Il rigore di Jorginho è stato sfacciato, simile a quello tirato contro l’Huddersfield. Quello di David Luiz è stato invece precississimo, nell’angolino.
Sia Sarri che Pochettino erano sotto pressione. Il primo a causa delle assenze, il secondo per le polemiche dopo la sconfitta contro l’Arsenal. Il Chelsea veniva da 5 sconfitte in 16 partite. E le sconfitte non sono state l’unico problema, visto che il Chelsea aveva giocato spesso male.
Vediamo cos’altro ci ha regalato la serata londrina.
Jorginho si è riscattato dopo le brutte performance
Tra tutti i calciatori che sono scesi ieri in campo, Jorginho aveva da dimostrare più di tutti. L’italo-brasiliano era stato criticatissimo dopo le ultime deludenti performance, ancor più del compagno di squadra David Luiz. Jorginho era stanco, in confusione, correva di meno e i tifosi erano irritati dal fatto che non riusciva a creare occasioni e si limitava a passaggetti, tra l’altro non sempre precisi.
Il ragazzo ha avuto un moto d’orgoglio e ieri è tornato ai livelli di inizio stagione. A inizio partita ha servito un bellissimo filtrante per Pedro, mentre nel secondo tempo è stato importantissimo in fase difensiva. Ad ogni modo ha perso un paio di palloni che avrebbero potuto portare gli Spurs dalle parti di Kepa.
I tifosi hanno apprezzato il suo impegno, trasformando critiche e fischi in applausi.
Higuain è stato il più acclamato
I tifosi del Chelsea non speravano più di vedere il Pipita a Stamford Bridge, soprattutto dopo il suo passaggio al Milan. Il ricongiungimento con il “padre” Maurizio Sarri si è fatto attendere sei mesi, ma è arrivato. Higuain non è stato registrato in tempo per il match (la deadline era mercoledì alle 15) e ha dovuto guardare il match assieme ai compagni non scesi in campo.
Il Pipita è stato comunque presentato dinanzi alla folla e il pubblico lo ha acclamato. Dopo la qualificazione in finale, Higuain ha esultato assieme a Sarri e agli ex compagni. Il suo esordio non si farà attendere. Domenica il Chelsea affronterà lo Sheffield Wednesday al quarto turno (i sedicesimi) di FA Cup.
Emerson Palmieri al top
Emerson Palmieri era stato impiegato con il contagocce da Sarri, ma evidentemente la EFL Cup gli porta bene. Contro il Liverpool aveva segnato il gol decisivo ad Anfield, mentre ieri è stato il migliore in campo assieme a Hazard. Il calciatore della nazionale italiana è stato un vero e proprio furetto sulla fascia. Al ’90 ha avuto la forza di sprintare da centrocampo, arrivando sul fondo per mettere un assist perfetto per Giroud, il quale ha collocato il pallone fuori con un colpo di testa poco preciso. Emerson è stato anche molto tosto nei duelli difensivi e ha spinto per tutto il match. Sarri veniva criticato per insistere su Alonso. Dopo la prestazione di ieri, Emerson avrà certamente più spazio.
Conclusioni
Il Chelsea non ha la rosa per arrivare in fondo a tutte le competizioni, ma Higuain potrà essere il valore aggiunto. Intanto Sarri è alla prima finale della sua carriera e il 24 febbraio ha l’occasione di sollevare la sua prima coppa. Hazard falso nueve non è stato un grande successo. Le parole di Sarri sembrano aver spronato il belga. Se Higuain sarà solo al 70% rispetto all’ultimo anno con la Juventus (probabilmente non il migliore della sua carriera, ma quello in cui ha regalato lo scudetto con un colpo di testa decisivo), Sarri potrà togliersi grandi soddisfazioni. E Higuain è il calciatori ideale per Hazard, il quale ha un punto di riferimento al centro, posizione che non sarà costretto a occupare. Serve comunque intervenire a centrocampo. Jorginho non è passato da brocco a campione nel giro di cinque giorni, Kovacic non ha mantenuto le attese, mentre Barkley si limita al compitino. Kante è l’unica garanzia.
Vincenzo Di Maso

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione