Negli ultimi giorni si sta parlando insistentemente di un ipotetico passaggio di Barella alla corte di Maurizio Sarri insieme all’ex Roma Paredes. Il giocatore sardo è però anche in orbita Napoli e Inter, squadre che a nostro avviso sarebbero più utili per la crescita del giovane talento del Cagliari. Ma analizziamo meglio tutti i pro e i contro dell’eventuale trasferimento di Barella nel campionato inglese.
Da una parte va detto che la possibilità di calcare i campi di quello che da tutti è considerato il miglior campionato al mondo può solo fare bene allo sviluppo di Barella. Giocare con campioni del livello di Kantè o Hazard non capita tutti i giorni e in più avere un maestro come Sarri aiuterebbe sicuramente l’inserimento del ventenne.
D’altro canto nella precedente esperienza napoletana, l’allenatore toscano ha utilizzato nella stessa posizione e con grande successo Allan, giocatore che grazie al vecchio coach è definitivamente esploso.
In ogni caso va detto che un salto del genere non è facile per nessuno, figuriamoci per un ragazzo che alle spalle ha solo tre anni di Serie A di cui soltanto due da titolare. Inoltre passare dalla lotta per la salvezza con il Cagliari ad obiettivi molto più importanti complica ancora di più la situazione.
Il rischio concreto è quello bruciarsi subito, sorte inevitabile capitata a molti in passato. Sul ragazzo pende anche l’enorme valutazione, che come una vera e propria spada di Damocle pesa sul futuro di Barella. Sappiamo inoltre che in Inghilterra non ci mettono molto a distruggerti dopo un paio di prestazione negative. Basta vedere quello che è successo con Sarri, il cui gioco, dopo un paio di partite steccate, è stato definito noioso e poco produttivo.
Non si discute assolutamente il valore del giovane cagliaritano, che in futuro potrà tranquillamente essere il titolare e una delle punte di diamante di una squadra prestigiosa come il Chelsea, ma per il momento riteniamo che la strada “italiana” sia la migliore per il suo sviluppo, dato che gli permetterebbe di farsi le ossa in squadre di grande livello, ma in un contesto molto più semplice rispetto alla Premier League.
Gianluca Imparato
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione