Nell’ultimo periodo sono sempre di più i giocatori di origine statunitense che approdano non solo in Europa, ma soprattutto nelle migliori squadre dei top campionati. L’ultimo caso è quello di Pulisic, terzo acquisto più costoso nella storia del Chelsea, che lo ha prelevato dal Borussia Dortmund per la modica cifra di 64 milioni di euro. Il giovane ventenne, come detto, non è l’unico calciatore proveniente dagli USA ad essere riuscito a fare strada in Europa. Insieme a lui troviamo Tyler Adams, giovane centrocampista passato al Lipsia dopo un’ottima stagione in Mls, Chris Richards, neo difensore del Bayern Monaco e infine Weston McKennie, uno dei protagonisti del secondo posto dello scorso anno dello Schalke.
Dalla MLS proviene un altro calciatore approdato al Bayern, quell’Alphonso Davies, canadese di origini nigeriane, reputato uno dei migliori talenti di sempre del campionato americano.
Questo dimostra un’inversione di tendenza per il calcio americano, che negli anni passati era meta preferita per i giocatori europei a fine carriera alla ricerca degli ultimi stipendi milionari.
Il calcio Usa negli ultimi anni è davvero cresciuto in maniera esponenziale. Non solo sono state migliorate le strutture, ma è cambiata anche la mentalità sportiva degli americani, che storicamente hanno sempre preferito altri sport come il basket o il football. Molte famiglie infatti preferiscono per i propri figli il percorso calcistico visti i grandi rischi di una carriera nel football, che può portare danni celebrali considerevoli e non solo. Traino del recente successo del soccer è stata anche la nazionale femminile, la rappresentativa più titolata al mondo, che ha acceso ancora di più i riflettori su uno sport da sempre Europeo.
Il vero problema del calcio statunitense rimane l’impossibilità di competere ad alti livelli una volta usciti dall’università, dato che il il livello dell’Mls è abbastanza mediocre, per usare un eufemismo. Difficilmente Pulisic avrebbe fatto carriera se a 14 anni non si fosse trasferito in Europa, dove ha avuto la possibilità di giocare tre stagioni con uno dei club più importanti al mondo. Stesso discorso vale per gli altri colleghi del neo giocatore del Chelsea, il che dimostra che nonostante i tanti passi in avanti fatti negli ultimi anni, il calcio americano deve imparare ancora tanto se vuole competere con quello europeo.
Gianluca Imparato
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione