In tempi non sospetti abbiamo parlato del livello stellare acquisito dal Liverpool dopo tre anni abbondanti dall’insediamento di Jürgen Klopp alla guida dei Reds. La squadra del Merseyside sta viaggiando a ritmi disumani in questa Premier e ambisce ad essere la terza compagine consecutiva a dominare il campionato.
E pensare che fino a un mesetto fa i Reds erano finiti sotto l’occhio del ciclone per le performance poco brillanti fuori casa in Champions. Oramai il Liverpool è una squadra pienamente entrata a regime, che può sfruttare alla grandissima i nuovi e contare su un upgrade senza soluzione di continuità non solo dei “vecchi”, ma anche del gioco di Klopp.
I pochissimi gol subiti non sono frutto delle straordinarie stagioni di un Alisson top mondiale o del muro eretto da Van Dijk. Il Gegenpressing sta funzionando al meglio e la squadra gioca in pochi metri, con perfetta armonia tra i reparti.
Oltre ai soliti noti, c’è un calciatore che dà meno nell’occhio, ma è altrettanto importante. Ci riferiamo a Gini Wijnaldum, eletto all’unanimità il miglior centrocampista di questa stagione del Liverpool. L’olandese svolge le due fasi alla grande ed è un elemento perfetto per il Gegenpressing. A un centrocampo già forte (altro che Nivea Midfield, come scritto da alcuni soloni del calcio inglese), si sono aggiunti due elementi dotati di interdizione, resistenza e capacità di dare strappi come Fabinho e Keita.
Il trio d’oro è in stato di grazia e, quando il centrocampo funziona così, il reparto offensivo ne beneficia alla grande. Fermo restando il solito Momo Salah, la performance di Firmino contro l’Arsenal è stata definita come la migliore del brasiliano da quando è arrivato ai Reds. Il suo secondo gol esemplifica lo stato di grazie dell’ex Hoffenheim.
La squadra corre da paura e Klopp sta sfruttando al massimo due grandi atleti come Robertson e Shaqiri. Lo scozzese e lo svizzero, seppur inferiori come livello globale a tanti compagni spaziali, danno il loro contributo grazie alle capacità fisiche e atletiche. Lo svizzero sarà bassino, ma ha una forza fisica da paura: basti vedere i suoi polpacci.
La cosa impressionante è che il finora brillantissimo Torreira ha fatto la figura di un innocuo gattino mentre Aubameyang ha toccato solo 13 palloni, di cui 6 da calcio d’inizio…
Per questi motivi, vista la forma e il livello di solidità raggiunti dopo anni dell’era Klopp, i Reds hanno consolidato una forza pazzesca che permetterà loro non solo di vincere la Premier, ma anche di giocarsi la Champions come e più dello scorso anno.
Vincenzo Di Maso

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione