La Juve viaggia spedita in campionato e potrebbe virare al giro di boa con 53 punti. I bianconeri sono ancora imbattuti e quest’anno possono davvero superare i 102 punti del 2013/2014. Per contro, in Champions sono comunque arrivate due sconfitte e non c’è stata nessuna goleada.
Analizziamo pertanto cosa funziona e cosa c’è da migliorare.
Cosa funziona
Il gruppo è forte, coeso e la mentalità è naturalmente vincente. Cristiano Ronaldo è il calciatore che potrebbe rivelarsi decisivo in Champions. Sulla carta i bianconeri partono alla pari con altre rivali.
In più, c’è un Chiellini che è considerato il miglior centrale del campionato assieme a Koulibaly. Cancelo sta giocando da campione e De Sciglio è un ottima pedina di contorno. Bentancur è cresciuto tantissimo a livello tecnico-tattico e Szscesny è un portiere affidabile. Per non parlare poi della qualità tecnica di Dybala e della decisività e degli attributi di un Mario Mandzukic pazzesco.
Cosa c’è da migliorare
Quando i ritmi si alzano e i bianconeri non sono al top fisicamente, gli avversari creano comunque problemi. L’Atalanta è una squadra che corre e lo Zapata attuale non ha nulla da invidiare a quasi nessun attaccante del campionato. L’Atletico ha un gioco molto diverso rispetto a quello degli orobici, ma è una squadra che corre e ha grinta. Il rischio principale è quello di soffrire quando la squadra non gioca corta e il centrocampo annaspa.
La seconda criticità è data da un Bonucci che, per quanto fortissimo ad impostare, sta mostrando scricchiolii in fase difensiva. Griezmann sarà un osso durissimo. Qualora i bianconeri andassero più avanti, il fuoriclasse tra Messi, Mbappé, Salah o il bomber Lewandowsi verrà sicuramente trovato sulla strada.
A cosa è chiamato Allegri
Facile dire che bisogna procedere alla gestione degli uomini con un turnover intelligente, considerando anche che il campionato è in cassaforte. Tuttavia lo scorso anno la Juve ha rischiato tantissimo contro il Tottenham proprio per il discorso dei ritmi. Ci ha pensato poi Gonzalo Higuain a risolvere con un gol e un assist. Quest’anno ci sarà CR7, capace di risolvere i match più tosti.
In partite in cui l’avversario corre, è tecnico ed è fisico (un Liverpool potrebbe essere particolarmente rognoso), Allegri è chiamato a un lavoro tattico non indifferente, bloccando le fonti di gioco e rimpolpano il centrocampo.
Juve dipendente dai campioni?
In un certo senso sì, ma si tratta, appunto, di più giocatori. La Juve non è dipendente da CR7, fermo restando il contributo del portoghese. I risolutori possono essere anche Mandzukic, Dybala o Douglas Costa. Pertanto, è estremamente difficile che quattro top player siano fuori forma o in giornata no. Piuttosto bisogna augurarsi che il centrocampo regga e che Khedira o Emre Can siano in condizioni accettabili.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione