La Lazio di Simone Inzaghi è stata tanto criticata in questa stagione. I biancocelesti hanno dei punti in meno rispetto al 2017-2018 e alcuni dei suoi migliori giocatori stanno underperformando. Eppure, complice anche la stagione finora negativa di Roma e Milan, i biancocelesti sono al quarto posto. Un quarto posto che li proietterebbe ai gironi di Champions dopo tanti anni.

Abbiamo scritto un articolo intitolato “Nei meandri della psicologia della Lazio”, in cui venivano affrontati i problemi psicologici della squadra, in primis le situazioni di Milinkovic-Savic e Luis Alberto, nonché il “braccino corto”, che ha impedito alla Lazio di vincere certe partite.

La considerazione più ovvia è che la squadra è valida e competitiva quando non vi sono impegni ravivcinati, mentre paga inevitabilmente dazio quando si trova ad affrontare più partite nell’arco di pochi giorni. Le riserve hanno dimostrato in Europa League (girone tutt’altro che esaltante) di non essere a livello dei titolari. Il match contro il Toro non sarà semplice, ma la Lazio ha discrete chance di chiudere al quarto posto al giro di boa. Un quarto posto perso in maniera beffarda la scorsa stagione, anche a causa di decisioni arbitrali discutibili.

Lo scorso anno Sarri ha deciso di fare all-in sul campionato, vista la rosa non ampissima e gli infortunati. Inzaghi si ritrova un avversario quasi proibitivo in Europa League. Il Siviglia è tra le favorite alla vittoria finale. Chiaramente non intendiamo che la Lazio debba scansarsi, bensì dovrebbe priorità alla serie A piuttosto che alle coppe. I biancocelesti potrebbero schierare alcune riserve nelle coppe, giocando chiaramente per vincere le partite, ma è in campionato che vanno messi i titolari.

Ribadiamo che, fermo restando non pochi torti arbitrali oggettivi, la Lazio ha pagato la stanchezza nella stagione passata. Quest’anno Roma e Milan sono avversarie alla portata e concentrandosi sul campionato la Lazio ha davvero buone possibilità di farcela.