Quello del bel gioco è uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni.
Ci sono allenatori che riescono ad incantare gli occhi degli spettatori e altri che preferiscono lasciare lo spettacolo agli altri se questo vuol dire vincere.
Non fate certi discorsi a Max Allegri che in più di un’occasione ha ribadito in maniera a dir poco chiara il suo pensiero: “Quando smetterò di allenare, mi dovranno spiegare cosa significa giocare bene. È una cosa che mi incuriosisce. Quando non ero ancora allenatore, mi piacevano molto quelli che vincevano. Ci vuole sempre equilibrio. A me piace vincere, ed è quello che alla fine conta. Delle volte si può anche giocare male, basta che alla fine si vinca”.
Pensiero che i tifosi della Juve stanno cominciando a condividere nonostante qualcuno ancora si lamenti della bassa qualità del gioco rapportata al livello dei giocatori.
La Juve ha una marea di giocatori dalle qualità straordinarie ma così come hanno dimostrato questi primi mesi di stagione e nonostante l’acquisto di CR7 non c’è da aspettarsi grandi goleade e gioco spettacolare.
Allegri è un grande allenatore e l’ha dimostrato riuscendo a gestire sempre le situazioni e lo spogliatoio in maniera ottimale.
Poco importa, visto che i risultati stanno arrivando.
C’è chi sostiene che alla fine il calcio esiste per la gente che lo guarda e quindi è importante far divertire. Sì, anche questo è vero ma non credo che i tifosi baratterebbero qualche trofeo per un gioco spumeggiante.
Il gioco della Juventus è molto concreto con una fase difensiva ai limiti della perfezione e un’organizzazione minuziosa.
Questo non vuol dire che non possa capitare che la Juve dia spettacolo: ricordiamo come esempio emblematico il 3-0 contro il Barcellona di due anni fa.
Tuttavia i bianconeri hanno anche quest’anno dimostrato di riuscire a portare a casa spesso i risultati in maniera non esattamente brillante e di frequenza per 1-0.
Tutto fa pensare che anche con l’Atletico non c’è da aspettarsi tanti gol bensì un doppio confronto bloccato con poche occasioni. Sono convinto però che la squadra di Allegri, se riuscirà a far valere la sua superiorità a livello qualitativo, potrà portarla a casa di certo non senza soffrire.
Si può essere d’accordo o meno con il pensiero dell’allenatore della Juve ma quello che tutti i tifosi bianconeri si augurano è che questo possa essere l’anno buono per andare fino in fondo in Champions League. Poco importa se per farlo ci vorrà una squadra poco spettacolare.
Alessio Maria Giannitti
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione