Stamattina abbiamo letto i voti dati ad Ancelotti dai tre quotidiani calcistici nazionali:

GAZZETTA 5: Voleva un Napoli d’assalto che non si piegasse alla determinazione dell’avversario. Ma a parte il brivido-Milik nel finale Alisson non ha mai toccato il pallone.
TUTTOSPORT 5 Difficile dire cosa potesse fare di più, ma è altrettanto difficile assolvere una squadra che prende 21 tiri a 6 in 90 minuti.
CORRIERE DELLA SERA 5,5 Tradito dai suoi attaccanti e non solo. È mancato il palleggio e l’incisività. Mancata la ciliegina.

Rimaniamo a dir poco sbigottiti! Così come rimaniamo sbigottiti dai tanti commenti negativi dei tifosi del Napoli, i quali vanno come va il vento. Dopo aver schernito Sarri, adesso il Comandante è magicamente riabilitato e sul banco degli imputati finisce assurdamente Ancelotti.

Vediamo perché certi commenti e certi voti non hanno alcun senso.

Il Napoli ha giocato ad Anfield, stadio dove il Liverpool ha battuto tutte le squadre di Premier. Anfield può essere considerato attualmente lo stadio che incute più timore di tutto il calcio inglese e uno dei più difficili al mondo. I Reds in casa sono elettrici.

Si è tanto parlato dei 21 tiri subiti, ma pochi notano che una buona metà è arrivata quando il Napoli ha fatto l’assalto finale, sapendo anche che il secondo gol dei padroni di casa avrebbe cambiato molto poco. Non dimentichiamo le clamorose occasioni capitate a Callejon e Milik.

In terzo luogo, il Napoli era arrivato ad Anfield da da imbattuto ed aveva giocato più che alla pari con avversarie che fatturano il doppio. Lo stesso Sarri non ha potuto fare miracoli e lo scorso anno ha perso con il City, nonostante avesse giocato con i migliori contro i Citizens. Assolviamo anche Sarri perché, checché se ne dica, il fatturato va in campo.

E adesso veniamo a un punto molto importante. Il Manchester City di Guardiola, vera macchina, lo scorso anno è stato demolito ad Anfield in Champions. Fu un massacro operato dai Reds, massacro che non abbiamo visto ieri, al di là dei freddi numeri statistici.

Non è stato poi Ancelotti a sbagliare due gol semplici. A riguardo, il tecnico reggiano ha affermato che ad Anfield non hai 10 occasioni, ma 2 o 3 e devi segnare. Il Napoli è sempre stato in partita, non è uscito mai e non ne sarebbe uscito fuori neanche con il 2-0 dei Reds.

Ultimo ma non meno importante è il fatto che il Napoli conclude non essendo in svantaggio negli scontri diretti né con il Liverpool né con il PSG ed esce a causa dei gol segnati. Recriminazioni per la partita contro la Stella Rossa? Giuste, ma il Liverpool al Marakana ci ha perso.

Ancelotti è a -8 dalla Juve? Ma i bianconeri sono probabilmente una squadra da finale di Champions, in campionato hanno vinto tutte le partite tranne una. Il Napoli ha 35 punti in 15 partite, con una media finale vicina ai 90 punti. E quest’anno ha disputato una Champions di altissimo livello, nonostante il sorteggio a dir poco nefasto.

E in Europa League gli azzurri sono alla pari di altre tre compagini (Chelsea, Arsenal e Siviglia, nel probabile caso di passaggio del turno degli spagnoli) per poter alzare il trofeo. E un allenatore che ha giocato esattamente alla pari con due corazzate non merita certe critiche assurde e ingenerose!