È stata una serata da brividi quella del Santiago Bernabeu.
La partita del secolo dopo tutte le vicissitudini accadute è diventata la partita che dura un secolo.
È passato quasi un mese infatti dal giorno in cui avrebbe dovuto giocarsi la gara di ritorno che non si è disputata per le rivoltanti gesta dei tifosi del River. E anche oggi non sono bastati 90 minuti per decretare il vincitore della Coppa Libertadores.
La passione (quella sana) del calcio argentino ha travolto Madrid in questi giorni e si è sentita calorosa anche questa sera tra pianti di gioia e di dolore.
La portano a casa i Millionarios del River Plate dopo una partita a dir poco rocambolesca con emozioni e batticuore fino all’ultimo.
A fine primo tempo in vantaggio c’era il Boca grazie al solito gol del Pipa Benedetto su contropiede.
Poi a cambiare la partita ci pensa Quintero, una vecchia conoscenza del calcio italiano che poco ha fatto vedere nel Pescara. Il pareggio lo sigla però Pratto , un altro ex Serie A che è il vero volto di questa Coppa e che è riuscito a trascinare il River a suon di gol per tutta la competizione.
Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari i supplementari iniziano subito in salita per il Boca Juniors che resta in 10 per l’espulsione di Barrios, uno dei migliori.
Sale allora in cattedra Quintero che con un gran sinistro porta i suoi in vantaggio.
Alla fine ennesimo infortunio dello sfortunatissimo Gago che lascia inevitabilmente la squadra addirittura in 9.
Sussulto comunque d’orgoglio, e questo va sottolineato, del Boca che al 120’ prende un palo clamoroso prima di subire il definitivo 3-1 di Martinez.
Il calcio sudamericano è senz’altro di un livello nettamente inferiore rispetto al nostro visti anche i giocatori di bassa qualità con molti che nel nostro campionato hanno fatto brutta figura.
Va detto però che vive di una forza emotiva e di una passione che trascina in modo viscerale e che non può non coinvolgere chi ama il calcio. Basta vedere i volti pieni di pianto dei tifosi che non hanno assistito alla premiazione e dei calciatori che hanno fatto una tremenda fatica a ritirare la medaglia del secondo posto.
È stata una serata bella ed emozionante con la vittoria della squadra probabilmente con più qualità ma soprattutto in cui finalmente il calcio è stato il vero protagonista e questa, dopo lo scempio accaduto e Buenos Aires che è stato solo l’ennesimo capitolo di una serie di scontri davvero brutali che la storia di queste due squadre ci insegna, è davvero la cosa più importante.
Alessio Maria Giannitti

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione