Mario Mandzukic non rientra nella definizione di top player data da molti disattenti critici e commentatori. Senza scomodare Messi o Cristiano Ronaldo, due alieni, in questa definizione vengono fatti rientrare principalmente i calciatori tecnici e che saltano l’uomo.

Mario Mandzukic è stato troppo volte schernito, anche in ambiente bianconero, per presunti limiti tecnici. Non ha le caratteristiche né la struttura fisica di Neymar, ragion per cui il suo repertorio non offre serpentine e dribbling nello stretto, ma può vantare tutto il resto. 

Mandzukic è semplicemente definibile un calciatore totale. Non possiamo ridurci a classificarlo come punta o esterno d’attacco. Già ai tempi del Bayern il croato non si limitava ad occupare l’area di rigore, ma con Allegri il suo raggio d’azione si è ulteriormente ampliato. Mandzukic è capace di aiutare da terzino aggiunto e di fermare gli avversari che lo puntano, di fare ripartire l’azione dopo un recupero palla, di fare sponde, di chiudere sul secondo palo, di occupare l’area di rigore e di segnare con un vasto repertorio di esecuzioni.

Con la Croazia è stato decisivo ai mondiali, segnando anche in semifinale e finale, ma non solo. L’avere in squadra uno come lui ha portato altri calciatori a prendere esempio a livello tecnico-tattico. Rebic e Kramaric si sono via via trasformati anche loro in calciatori totali, abili nel pressing e nella lotta, non limitandosi appunto a ricoprire le rispettive aree di competenza.

Quello di ieri contro l’Inter è stato solo l’ultimo dei gol siglati in partite di una certa importanza. Il forte croato diventa ancora più devastante quando livello dell’avversario e posta in palio si alzano.

Solo un top player può segnare due gol fotocopia al Bernabeu, segnare nelle finali di Champions e nelle ultimissime fasi dei mondiali, segnare nei match più importanti della sua squadra. Il croato è inoltre un grande punto di riferimento per i compagni, i quali sanno che possono contare su di lui in entrambe le fasi e, soprattutto, servirlo in area quando opera un taglio dei suoi.