Si è cincluso 2-0 l’attesissimo match tra il Chelsea di Sarri e il City di Pep Guardiola.
Il tecnico toscano infligge la prima sconfitta stagionale in Premier League alla capilista grazie al destro di Kante e ai riccioli di David Luiz.
I Blues sono stati fortunati nel primo tempo dove il City ha adottato un pressing praticamente perfetto e il solito gioco pulito, producendo tutte le occasioni offensive prima di essere beffata allo scadere del tempo stesso da quello che è stato probabilmente l’unico pericolo subito.
Nel secondo tempo invece la squadra di Sarri ha preso coraggio ed è uscita fuori mostrandosi più propositiva e portando a casa una vittoria che, considerando il periodo non proprio ideale in confronto agli avversari, può definirsi inaspettata.
In conferenza stampa il tecnico toscano alla domanda su come si battesse il City aveva scherzosamente risposto di chiedere a qualcun altro date le tre sconfitte in altrettante sfide. La prima vittoria però è arrivata e ha un sapore molto dolce, considerando che era il primo confronto in Premier.
Non c’è stata una vera e propria dimostrazione del “Sarriball” oggi ma la squadra ha comunque fatto una bella partita soprattutto dal punto di vista difensivo giocando così come il City con il falso nueve e dando vita ad una bella prova dal punto di vista agonistico.
Menzione speciale per Cesar Azpilicueta, autore di ben 13 tackle. Kante era stato assurdamente criticato, ma oggi ha fatto capire a tutti perché Sarri gli ha cucito questo nuovo ruolo.
Il francese ha giocato vicino a Jorginho, con l’italiano che non è stato preciso come in altre partite ma ha mostrato grande leadership nel secondo tempo.
Insomma, il sarrismo batte il guardiolismo, il tecnico ex Napoli da ancora una volta una grande dimostrazione del suo valore e delle sue competenze ma Il City sembra ancora lontano e di un livello superiore.
La strada però non può che essere quella giusta…
Alessio Maria Giannitti
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione