Raheem Sterling è diventato il primo calciatore nella storia della Premier League a segnare nelle sue prime sei presenze contro un singolo avversario. La vittima è stata il Bournemouth, che oggi non è scappato alla furia dell’esterno di Guardiola. A prescindere dalla forma del City, questo sesto gol consecutivo contro le Cherries da parte dell’ancora giovane Raheem (è un classe ’94) non ha sorpreso nessuno.
L’ala inglese è sempre più in grande spolvero: Sterling ha raggiunto Sergio Aguero e Pierre-Emerick Aubameyang a quota otto gol in questa edizione della Premier..
La sua rete ha sbloccato un match che era in stallo sull’1-1 all’Etihad Stadium. In questa edizione del campionato inglese è stato invece coinvolto in 14 gol, comprendendo quindi anche i 6 assist.
Contro le Cherries ha realizzato 54 tocchi, 32 passaggi, ha vinto 5 uno vs uno, ha creato due occasioni e segnato, appunto, una rete.
Ovviamente Sterling è aiutato anche dalla squadra, visto che i Citizens hanno vinto 17 partite e ne hanno pareggiate 3 delle ultime 20, segnando 59 gol e subendone appena 9. E dall’inizio della scorsa stagione solo due giocatori hanno segnato almeno 15 gol e servito almeno 15 assist: Raheem Sterling (26 & 17) e Leroy Sané (15 & 20).
E pensare che prima dell’avvento di Guardiola, Sterling mostrava problemi a livello decisionale e sotto porta non era incisivo. L’upgrade è stato notevole, con il ragazzo che, sfruttando la sua rapidità e velocità di esecuzione, è diventato anche più cattivo in zona realizzativa. Lontanissimi sono i tempi quando veniva definito The hated one, il calciatore più odiato di Inghilterra. L’etichetta dei 63 mln di euro sborsati era pesantissima e il ragazzo si era attirato l’odio e le critiche di molti commentatori. Si parlava di un giocatore incapace di gestire la palla spalle alla porta e con un controllo problematico.
Adesso Sterling danza sulle punte ed è non è più un semplice hard-runner come veniva definito, cioè un gran corridore e basta. Sterling segna e serve assist coma una vera seconda punta. Non è più raheem (in arabo il suo nome significa “misericordioso”), ma è un esterno spietato e cattivo.
Si sa che Oltremanica sono i re degli eccessi. Da flop adesso viene dipinto quasi come il miglior giocatore al mondo. Karren Brady,vice-presidente del West Ham United, crede che Sterling sia sulla buona strada per raggiungere nientemeno che i livelli di… George Best. E anche l’ex calciatore Danny Higginbotham, ex calciatore, tra le altre, del Manchester United, ha fatto questo paragone…

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione