La Lazio era sicura della qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma possiamo dire che è passata più per demeriti degli altri. Il Marsiglia di Garcia quest’anno è un disastro e i biancocelesti ne hanno approfittato.
Non è invece ammissibile perdere, anche se con molte riserve, con i modesti ciprioti dell’Apollon Limassol. I biancocelesti oggi sono stati lenti e con poche idee, disputando un match scialbo. Tra quelli che si sono salvati annoveriamo Correa e Acerbi, mentre molte riserve non hanno reso. La rovesciata di Faupala è stata un gioiello, ma questo non giustifica gli errori sui gol. Acerbi gioca consecutivamente da 140 partite e non accusa alcun cedimento, mettendoci sempre la stessa garra. Cosa che invece è mancata a chi dovrebbe mettere in difficoltà Simone Inzaghi nelle scelte.
Mancando Immobile, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Marusic, Parolo, Radu, Strakosha, oltre all’infortunato Lucas Leiva, ci sta che la manovra e i reparti non funzionino al meglio, ma la Lazio non è stata in partita come avrebbe dovuto.
I biancocelesti sono stati troppo brutti per essere veri, hanno preso due schiatti che, seppur ininfluenti, non sono giustificabili. Testa quindi al Chievo, che con il cambio in panchina sarà sicuramente risollevato.
La cosa che fa pensare è che la profondità dell’organico non sia delle migliori e che a gennaio servirà investire. Le rivali per un posto in Champions lo faranno e Lotito non potrà farsi trovare un’altra volta impreparato.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione