Isco Alarcon é un “maghetto” di 26 anni che tanto bene ha fatto con il Real Madrid, ma che non ha mai avuto il posto da titolare garantito. Sin dal suo arrivo dal Malaga, il trequartista spagnolo è sempre stato in discussione e solo in alcuni frangenti è stato considerato un titolare.
Solo quando Bale non era al top, Zidane ha dato fiducia in maniera costante a Isco, il quale ha ripagato il tecnico quasi sempre nel migliore dei modi. Nelle Champions vinte dalle Merengues il suo zampino è evidente. Anche da subentrato l’ex Malaga non si è ridotto a recitare il semplice ruolo di comparsa. Nelle cinque precedenti stagioni ha sempre disputato oltre 40 partite, con picchi di 53 match. Nella scorsa ne ha disputate 49, arrivando ad essere a tratti anche titolare. Le sue stagioni con le Merengues sono state inoltre condite da un totale di 44 gol.
Come noto, ieri c’è stata una discussione con Santiago Solari, che le goffe smentite di facciata hanno tentato di nascondere. Fatto sta che Isco era nella lista dei panchinari, ma poi è stato relegato in tribuna. Il tecnico gli ha concesso la miseria di 78 minuti e, stante anche il rinnovo dell’ex calciatore nerazzurro, è altamente probabile che Isco vada via a fine stagione.
Tra le varie soluzioni ci sentiamo senza dubbio di proporre quella della Juventus, squadra senza dubbio paragonabile al livello del Real di questi anni. Sarebbe una soluzione win-win per ambo le parti.
Collocazione tattica nello scacchiere di Allegri
Isco è un elemento estremamente versatile, tatticamente intelligente, dotato di tecnica sopraffina e, soprattutto, della capacità podalica di dialogare con i compagni. I bianconeri hanno tanti elementi capaci di dare del tu al pallone, che parlano quindi lo stesso linguaggio di Isco.
Allegri è un tecnico che schiera vari moduli e non ha problemi a cambiare l’assetto tattico a strettissimo giro. Isco è impiegabile come mezzala, trequartista o esterno tattico. Qualora la Juve lo acquistasse assieme a un Milinkovic-Savic o Pogba (gli interessi ci sono, così pure le possibilità economiche), lo spagnolo potrebbe scambiarsi di posizione con il centrocampista fisico. Entrambi i summenzionati calciatori sanno disimpegnare al meglio le funzioni di vertice alto mentre Isco sa spostarsi da una posizione all’altra del centrocampo. Con Matuidi o Emre Can in campo, lo spagnolo potrebbe aiutare nella costruzione, venendo poi protetto da calciatori bravi in fase difensiva. In un centrocampo a quattro, quindi con un assetto più conservatore, potrebbe beneficiare dei movimenti ragionati, della capacità senza palla e della lettura dell’azione di Rodrigo Bentancur. Oppure potrebbe semplicemente giocare più avanzato, dialogando in continuazione con l’ex compagno di squadra al Real Cristiano Ronaldo.
La Juve migliorerebbe Isco
La critica che viene mossa ad Isco è quella di specchiarsi troppo, di fare spesso quel tocco in più e non sempre verticalizzare. Il campionato italiano e la Juventus rappresenterebbero pertanto il giusto contesto per lo spagnolo, proprio per acquisire ulteriori nozioni tattiche e migliorare ancora a livello decisionale.
In questa azione vediamo in pochi decimi di secondo l’immensa classe di Isco, ma anche il tocco in più.
https://twitter.com/IscoEra/status/1065278851469766658
Il calciatore di Benalmádena supera due avversari con un’autentica magia, ma non serve Iniesta con il tempo giusto, non riuscendo a dare il pallone nel giusto spazio. Sono comunque piccoli difetti che il ragazzo potrà togliersi facilmente. Il calcio italiano ama lo spettacolo, ma soprattutto la concretezza.
Un Isco all’Allianz Stadium incanterebbe i tifosi e, immergendosi nel sistema bianconero, potrebbe diventare ancora più efficace e devastante. Immaginate cosa sarebbe la fase offensiva della Juve con l’aggiunta di un calciatore dotato della classe di Isco, con il suo palmares e con ulteriori margini di miglioramento! E tutto questo si sposerebbe con la filosofia dell’Avvocato Agnelli, secondo il quale i calciatori iniziano a dare il meglio di sé a 27 anni. E Isco compirà 27 anni nel 2019…
Vincenzo Di Maso
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione