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Dal trionfo e le celebrazioni a Malaga nel 2016/2017, il Real Madrid ha avuto quasi solo amarezze in Liga. Le Merengues hanno vinto solo 6 gare in questa edizione della Liga, mentre nelle ultime 50 partite hanno accumulato ben 21 punti dai Blaugrana.

La disfatta di ieri contro l’Eibar ha messo il dito in una piaga sempre presente nella stagione del Real Madrid. Le Merengues, difatti, hanno avuto un trend disastroso in rapporto al loro blasone nelle ultime due stagioni di Liga. Con Zidane lo scorso campionato era andato maluccio, ma era arrivata la qualificazione in Champions, mentre è poi giunta la tredicesima Coppa dei Campioni/Champions League.

Con la folle scelta di Lopetegui, l’inizio di stagione è stato pessimo. Sembrava che Solari stesse risollevando la squadra ma ieri è arrivata la disfatta contro un avversario che non aveva vinto nessuno degli ultimi otto match.

L’Eibar è andato in vantaggio nel primo tempo, a sorpresa a detta di molti, ma poi ha legittimato la vittoria. E Solari ci ha capito poco.

Fatto sta che nelle ultime 51 partite di Liga, il Real Madrid ha ottenuto solo il 55% di vittorie. 28 vittorie, 12 pareggi e ben 11 sconfitte sono il magro bottino delle Merengues. I motivi non possono certo ridursi al preferire la coppa, ma ci sono spesso problemi di concentrazione ma anche di equilibri.

E bisogna dare un distinguo tra quest’anno e il precedente. Nel 2017/2018, quando Zidane ha capito che la Liga era oramai andata ha preferito puntare a vincere la Champions e ci è riuscito.

Lopetegui ha un pedigree pessimo a livello di club. Solari ha invece rappresentato un continuum di scelte che hanno prediletto tecnici “interni”, ma non sempre può andare bene come con Zidane.

Il Real, è bene ricordarlo, ha gli stessi punti della Roma in Champions e una sconfitta all’Olimpico gli toglierebbe il primo posto. Non è che la Roma stia benissimo, ma è una partita secca.

Quest’anno i problemi si sono ovviamente acuiti a seguito dell’addio di Cristiano Ronaldo, che non è stato rimpiazzato. Ad ogni modo gli ex compagni hanno tutte le carte in regola per arrivare nei quattro, ma non sarà così scontato come potrebbe sembrare.