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Il campionato tedesco sta prendendo una piega del tutto inaspettata.

Se ad inizio stagione si pensava infatti ad un altro comodo titolo dei bavaresi, a fine novembre la realtà è ben diversa.

Il Bayern Monaco pareggia 3-3 contro il Dusseldorf nella dodicesima giornata della Bundesliga e scivola a -9 dal Borussia Dortmund primo in classifica. La situazione, se possibile, è addirittura peggiore di quanto possa sembrare: ancora tanti, troppi problemi in difesa. La squadra di Kovac prende gol, addirittura tre, perfino contro il Dusseldorf che, prima di oggi, in trasferta, aveva segnato appena due reti. A Süle (in gol al 17′) e Müller (doppietta al 20′ e 58′), risponde Lukebakio con un’incredibile tripletta (44′, 78′ e 93′) per il Dusseldorf. La panchina di Kovac potrebbe essere a rischio.

L’ex allenatore dell’Entraicht, nonostante i 14 giorni della sosta per lavorare, non è riuscito ad invertire il trend di una squadra che ormai non vince in Bundes da ben un mese.

E pensare che il Bayern vinceva per 3-1 con Müller che tornava al gol dopo quasi 3 mesi. Poi il solito vuoto e squadra che sembra sempre più slegata con un manager che fatica a farsi seguire.

Hummels spesso in panchina ed irriconoscibile, Robben e Ribery ormai non più quelli di una volta e il solito Lewandoski costretto a trascinare i suoi ma spesso troppo poco servito.

Probabilmente sarà necessario un cambio alla guida tecnica per tornare a far sorridere i tifosi dell’Allianz Arena che sono ormai stufi del rendimento dei propri bieniamini.

Si pensa a Zidane ma sembra una soluzione ad oggi poco fattibile.

In questi casi comunque non si sa mai e non è neanche detto che all’allenatore croato non venga data un’altra possibilità. Almeno questo è quanto si percepisce dalle dichiarazioni a caldo della dirigenza.

Staremo a vedere: quello che è certo è che un Bayern così in crisi non si vedeva da tanti anni e se il registro non cambia in breve si rischia una stagione fallimentare.

Il tempo stringe perché il Dortmund scappa e c’è un primo posto nel girone di Champions ancora da conquistare.

 

Alessio Maria Giannitti