Milinkovic-Savic è stato sulla cresta dell’onda per tutto il campionato ed è stato oggetto del desiderio di tanti club italiani e stranieri.
In questo primo scorcio di stagione non si sta confermando. Simone Inzaghi sta pertanto pensando a un nuovo assetto, inserendo il centrocampista serbo più vicino alla porta.
Come si nota, Inzaghi pensa a un 3-4-2-1, con il serbo che partirebbe da sinistra. Per intenderci, la porzione di campo ricoperta è simile a quella assegnata in determinati frangenti da Ancelotti a Zielinski, fermo restando che il modulo di base è diverso. Milinkovic-Savic non sarebbe uno dei tre centrocampisti ma partirebbe da sinistra per poi accentrarsi. L’idea è formare una batteria di sinistra con Lulic e poi avvicinarsi a Immobile per dialogare con il bomber campano e inserirsi.
Quando abbiamo analizzato i movimenti di Milinkovic-Savic, abbiamo notato il fatto che predilige molto più attaccare gli spazi e arrivare a presidiare l’area, piuttosto che fungere da centrocampista puro. Non è un calciatore estremamente rapido nello stretto, bensì si tratta piuttosto di un elemento capace di contribuire al pressing alto, dare libero sfogo alla falcata e arrivare al tiro.
Se utilizzato come centrocampista puro lo si limita molto, non essendo certo uno schermo difensivo, bensì un elemento molto più bravo ad andare adesso al portatore o a recuperare palloni con i suoi rientri. Non è un costruttore di gioco, ma sa gestire il pallone e passarlo negli ultimi metri.
Una posizione più avanzata lo favorisce, pertanto, in quanto è meno chiamato a disimpegnare compiti di costruzione pura o interdizione, esaltandone piuttosto le capacità di recupero, inserimento, tiro e dialogo con altri calciatori offensivi.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione