La nazionale fatica a segnare oramai da tempo. Da dopo l’Europeo gli azzurri hanno messo a segno più di un gol solo contro avversari modesti. Con Ventura avevano iniziato molto bene sia Ciro Immobile che Andrea Belotti, per poi abbassare clamorosamente le rispettive medie realizzative. Immobile ha segnato solo 2 reti nelle ultime 15 partite da marzo 2017. Belotti ne ha segnate anche lui solo 2 e in 16 partite, ma contro Lichtenstein e Arabia Saudita, due nazionali lontanissime dal gotha del calcio mondiale. Da dopo l’europeo Immobile ha segnato 7 reti e Belotti 5.
Le critiche nei confronti di Immobile non si sono fatte attendere. Abbiamo letto commenti deliranti, del tipo gente munita di tesserino da giornalista che preferiva Petagna all’attaccante della Lazio. Come se gli altri attaccanti avessero segnato più di lui. Come se contro la Svezia, per fare un esempio, gli altri avessero inciso.
Fermo restando che ad Immobile non possiamo non imputare alcuni errori sotto porta, è d’uopo fare un’analisi obiettiva a difesa della nostra tesi, attraverso la quale auspichiamo la conferma di Immobile al centro dell’attacco azzurro.
- Nessun altro attaccante sta incidendo, come scritto sopra. Non ci sono Vieri o Inzaghi, che anche con poche occasioni riuscivano a segnare, avendo un margine di errore molto basso.
- Il problema del gol è dovuto in gran parte al fatto che l’Italia, pur arrivando bene a ridosso dell’area, non riesce a giocare concretamente sul centravanti.
- Gli azzurri si sono espressi al meglio in termini di gioco quando hanno giocato con il falso nueve, ma in quel caso, pur arrivando molto più facilmente al tiro, non c’è stato uno specialista a poter segnare.
- Con il centravanti il gioco azzurro è stato invece meno pericoloso in avanti. I centravanti con Mancini hanno avuto occasioni, hanno sbagliato gol, ma in numero sicuramente ridotto rispetto al falso nueve, modulo con il quale abbiamo comunque segnato pochissimo.
- Immobile è un bomber che ha una media con la Lazio non lontana dal gol a partita, segnando indistintamente tra campionato e coppa. Ha dimostrato quasi sempre di tirare gli attributi nei momenti decisivi. Perché nell’Italia non ci riesce? In parte questo è dovuto al caso, in parte al nervosismo per le critiche e le occasioni sprecate.
- Serve dare fiducia al miglior attaccante che abbiamo. Considerato che gli altri non hanno inciso, sarebbe da ritiro del tesserino auspicare un Pavoletti (30 anni) in nazionale: l’attaccante del Cagliari non è certo un bomber implacabile, non si trova certo e a suo agio nel fraseggio nello stretto e a Napoli ha totalmente floppato.
- Secondo molti Immobile starebbe overperformando in campionato, ma dopo una media di circa 0.75 gol a partita con la maglia della Lazio, 102 presenze e 76 gol, possiamo concludere che i suoi standard oramai sono questi. Sicuramente sta invece underperformando in nazionale, ma non resta che continuare a dargli fiducia. Se Cutrone diventerà come Bobo Vieri, a quel punto il discorso cambierà.
- Il gioco di Mancini non è adatto a un centravanti in generale. Sarebbe adatto per Cristiano Ronaldo, elemento completissimo e pallone d’oro in carica, ma purtroppo CR7 non è italiano.
- Immobile è adatto solo per il contropiede? Ha già giocato come punta centrale nel tridente o con un’altra punta. Sta al CT trovare il giusto assetto per fargli arrivare palloni giocabili. E lo ripetiamo: gli altri centravanti impiegati non hanno certo fatto meglio di lui!
- Per concludere, rispondiamo al commento delirante secondo cui “appena si alza l’asticella dimostra di essere un calciatore normale”. Chi ha segnato la doppietta contro la Juve? Chi ha segnato 4 gol in 6 partite con il Borussia in Champions? Chi ha segnato caterve di gol in campionato e nelle coppe con la Lazio? Chi ha segnato nei derby?
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione