La Liga, ciò che non ti aspetti

Cosa sta succedendo alla Liga? È una domanda che sorge spontanea a chiunque abbia seguito, anche sporadicamente le vicende del calcio spagnolo in questo primo stralcio di stagione.

Dopo dodici giornate la classifica parla chiaro, anzi non troppo, infatti sono ben sei le formazioni racchiuse in soli quattro punti, dato di per sé già degno di nota e che consegna alla Liga lo scettro (seppur momentaneo) di campionato più combattuto d’Europa, non male per chi da da quattordici anni vive soprattutto del dualismo Barça-Real (nove titoli per i primi quattro per i secondi) con una sola intrusione dei colchoneros.

La seconda “sorpresa” la si nota scorrendo i nomi delle prime della classe con un cinico (sette vittorie di misura) e molto duttile tatticamente Alavés a fare la parte del leone al pari del redivivo Siviglia e del sempre presente Atlético di Madrid dietro al solo Barcellona; quinto poi l’Espanyol dell’ispirato Iglesias (sette goal) e dell’ormai consolidato 4-3-3 di Rubi a più uno sul “nuovo” ma comunque convincente Real di Solari di cui ritengo si sia già parlato abbastanza.

Volgendo lo sguardo alle zone meno nobili della graduatoria, la sensazione di equilibrio non cambia, quattordici squadre in undici punti con tre nobili in parte decadute ai margini della zona calda (Valencia, Villarreal, Bilbao).
L’imprevidibilitá e la (momentaneamente) ritrovata competitività sono testimoniate dal fatto (come riportato nel The Guardian: L’articolo che mostra il grande equilibrio nel campionato spagnolo) che la Liga è il campionato europeo (fra i top five) in cui le prime della classe perdono più punti contro le rivali sulla carta meno accreditate, favorendo così lo svilupparsi di una classifica corta.

Nel Team of the Week della Liga sono presenti calciatori di svariate squadre, a differenza di quanto accadeva negli scorsi anni

 

Altro fattore in controtendenza rispetto al credo comune è la media goal a partita, che risulta essere la più bassa in Europa, in netto calo rispetto agli scorsi anni, le cause di questa inversione di marcia possono essere individuate in primis in una maggiore attenzione alla fase difensiva e alla tattica e in secondo luogo al momento di transizione che stanno attraversando alcune big.
Credo quindi, supportato dai dati relativi agli Xg che nei prossimi mesi si possa avere un aumento delle segnature in quanto molti attacchi stanno underperformando fra cui quello di Real Madrid e Valencia, ristabilendo alla lunga le gerarchie predefinite.

Nicoló Palmiotta