Nonostante l’episodio del rigore assegnato ma senza espulsione comminata a Benatia, Ringhio Gattuso ha mantenuto una linea equilibrata nel post-partita, non attaccando il direttore di gara, ma constatando la realtà.
«Non attacchiamoci agli alibi, abbiamo fatto quel che dovevamo, ma loro sono nettamente più forti.
La Juve vince da tanti anni, ogni estate prende un pezzo da novanta.Mandzukic per esempio è un gigante, ho rosicato oggi a vederlo giocare.In generale c’è differenza fisica e di passo, noi a tratti abbiamo giocato bene, ma siamo su livelli diversi. Contro questa squadra ti puoi inventare quello che vuoi, si perdono tante energie contro di loro e in questo momento non siamo all’altezza di giocare novanta minuti contro un avversario così».
Il Milan non era nelle condizioni fisiche per poter portare a casa i tre punti e probabilmente neanche il pareggio. Non c’è scritto inoltre da nessuna parte che il rosso comminato a Benatia avrebbe cambiato il corso della partita, vista e considerata la differenza tra le due compagini.
Qui subentra la diatriba: Gattuso ha fatto bene a parlare del lato squisitamente tecnico (parlando della netta superiorità della Juventus) o avrebbe piuttosto dovuto reclamare per un episodio che ha chiaramente sfavorito i rossoneri?
- Probabilmente sarebbe stato opportuno parlare di entrambi gli aspetti, ma il volersi focalizzare sulla prestazione ci sta.
Fatte queste premesse, secondo la moviola di Luca Marelli, Benatia avrebbe dovuto essere espulso. Marelli invocava addirittura il rosso diretto, ma il secondo giallo sarebbe stato comunque sacrosanto. L’errore di Mazzoleni è stato grave e avrebbe potuto cambiare la partita.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione