Negli ultimi mesi si sta vedendo una situazione abbastanza incresciosa all’interno degli stadi italiani: le forze dell’ordine stanno vietando l’ingresso di stendardi, bandiere e striscioni con l’immagine di Federico Aldrovandi, il ragazzo ferrarese morto nel 2005 dopo un fermo di polizia, a seguito del quale sono stati condannati per eccesso colposo i quattro poliziotti autori della violenza.

A seguito di questa vicenda, il ragazzo, al pari di Stefano Cucchi, è diventato un simbolo dei soprusi delle forze dell’ordine contro la cittadinanza. Per questa ragione le autorità hanno messo una stretta sulle immagini raffiguranti il ragazzo ferrarese, perché “inciterebbero alla violenza”.

Alcuni trasgressori, oltre a vedersi sequestrato il materiale, si sono beccati sanzioni da 167€, fino ad arrivare al Daspo.

Il chiaro connotato repressivo emerge in modo evidente e senza giri di parole e si capisce come certe vicende attirino l’interesse dello Stato anche oltre la loro effettiva e razionale utilità.